Posts Tagged 'Lockheed Martin'

F-35: Alenia avvia la produzione della prima ala

​Alenia Aermacchi e Lockheed Martin hanno siglato un contratto del valore di 141 milioni di dollari, per la produzione della prima ala completa e per alcune componenti dell’F-35 JSF (Joint Strike Fighter).

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In base all’accordo sottoscritto tra le due aziende, Alenia Aermacchi fornirà componenti dell’ala e del cassone alare del JSF realizzati negli stabilimenti Alenia Aermacchi di Foggia e Nola (NA) oltre che presso il nuovo stabilimento di Cameri (NO). Il contratto include anche attività non ricorrenti, per un valore di circa 60 milioni di dollari, per la realizzazione di tools produttivi.

Alenia Aermacchi è responsabile della produzione dell’ala del JSF come seconda linea di produzione in aggiunta a quella di Lockheed Martin.

Ultimi articoli sull’F-35:
F-35: Rapporto ufficiale del Pentagono
F-35, tra mito e realtà
F-35 Ejection Tests

F-35: rapporto ufficiale del Pentagono

Michael Gilmore è il direttore dell’ufficio tecnico del Pentagono incaricato della valutazioni dei nuovi armamenti, tra cui l’F-35.

Il 15 Febbraio ha stilato un rapporto sullo stato degli F-35A in uso presso la base di Eglin AFB sui quali si stanno addestrando i primi piloti USAF.  Il 33rd Fighter Wing (33 FW) ha a disposizione 9 F-35A del Block 1, di cui:

  • 6 F-35 del Block 1A (con matricola da 746 a 751)
  • 3 F-35 del Block 1B (tcon matricola da 5001 a 5003)

Sinceramente non mi sarei mai aspettato di trovare così tanti problemi evidenziati in un rapporto ufficiale, che è disponibile integralmente qui. Lo stesso Gilmore ammette che è “normale” riscontrare alcuni problemi in un aereo ancora in fase di sviluppo, ma quelli riscontrati sono problemi atipici per un aereo che già viene utilizzato per l’addestramento dei piloti. Infatti i difetti riscontrati impongono delle limitazioni ai piloti durante le sessioni di addestramento.

Nella tabella 3.1 del rapporto sono presenti le limitazioni imposte agli allievi, come ad esempio: Continua a leggere ‘F-35: rapporto ufficiale del Pentagono’

F-35, tra mito e realtà

Uno degli argomenti più scottanti delle ultime giornate è l’F-35… se ne parla molto e non sempre in maniera corretta.

Ho sentito dire che “si incendia facilmente”, “che se si rompe il casco, il pilota perde il controllo del velivolo”, “il software non è sicuro” …

A queste osservazioni, la Lockheed Martin ha risposto con un comunicato presente sul loro sito che vi riporto integralmente.

In qualità di partner l’industria italiana contribuirà al programma F-35 Lightning II per i prossimi 30 anni e oltre, gestendo diversi aspetti, dalla produzione di parti e componenti all’assemblaggio finale del velivolo, dai ricambi alle attività di supporto a livello regionale. Fin dall’inizio del programma, l’industria Italiana ha dato un importante contributo al design e alla definizione delle capacità del velivolo e già oggi le parti e i componenti prodotti in Italia sono montati su tutti gli F-35 realizzati.

Sono oltre 25 le aziende italiane (la gran parte dell’industria italiana della difesa) coinvolte nelle fasi di sviluppo e produzione del programma, fra cui Alenia Aermacchi, Galileo Avionica, Selex Communications, Elsag Datamat e Otomelara del Gruppo Finmeccanica, e numerose altre aziende, come Aerea e Piaggio. Inoltre è in fase di ultimazione presso la Base Aerea di Cameri (Novara, Piemonte) lo stabilimento italiano destinato all’assemblaggio finale, manutenzione e revisione (FACO) dei velivoli.

La selezione delle aziende che partecipano al programma F-35 è basata su un approccio best-value per l’intera flotta di 3.000 aerei destinati ai mercati di tutto il mondo. Pertanto le aziende italiane che partecipano al programma di produzione potranno competere per i decenni a venire all’interno di un mercato e di una produzione industriale su scala globale. Continua a leggere ‘F-35, tra mito e realtà’

Annullato l’ordine per 25 Eurofighter, dubbi per il JSF

Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha annunciato che il governo italiano ”ha ritenuto di tagliare l’ordine di 25 caccia Eurofighter che consentirà risparmi per 2 miliardi di euro, senza intaccare l’efficienza delle Forze Armate”.

L’Italia decide così il taglio dell’intera tranche 3B composta da 25 caccia portando da 121 a 96 il totale degli Eurofighter in dotazione all’Aeronautica Militare.
L’ Eurofighter è stato progettato e costruito da un consorzio di nazioni europee formato nel 1983.
In Italia il primo EFA è entrato in servizio il 20 febbraio 2004 presso la base aerea di Grosseto (4º Stormo).

Il consorzio è costituito dalle seguenti aziende che rappresentano le quattro nazioni che si sono divise gli oneri del progetto:

33% – EADS-Germania
13% – EADS-Spagna
33% – BAE Systems (UK)
21% – Alenia Aeronautica (ITA)

Come l’Italia, anche gli altri paesi del consorzio sono stati costretti a tagliare gli ordini, a causa dei costi del progetto che sono lievitati con il passare degli anni… ora un Eurofighter (chiavi in mano) costa circa 63 milioni di euro. La Germania acquisterà 143 veivoli sui 180 inizialmente previsti, il Regno Unito 160 su 232 previsti, la Spagna 73 su 87 previsti.

Per tamponare i ritardi accumulati sul progetto Eurofighter, l’Aeronautica Militare ha acquisito, in leasing, 45 mila ore di volo complessive da effettuare, dal 2003 al 2010, con 34 F-16 ex USAF. Successivamente l’accordo è stato esteso per 14 F-16 fino al 2012.

Sul programma per il JSF (Joint Strike Fighter – Lockheed Martin F-35 Lightning II) La Russa ha dichiarato: ”siamo molto cauti. Non volevamo rimanere estranei al programma”… ha poi aggiunto ”stiamo valutando la quantità, vediamo l’evoluzione della situazione”. Aeronautica e Marina hanno indicato la necessità di 131 esemplari.

Il costo di un JSF si aggira intorno agli 85 milioni di euro, quasi il doppio rispetto le stime di inizio progetto.

Vedremo mai un JSF solcare i cieli italiani?

acquisterà 143 veivoli sui 180 inizialmente previstiL

JSF, la storia infinita…

Vi riporto un’interessante articolo di Dedalonews, che fa il punto sui lavori del  Lockheed Martin F-35 Lightning II, meglio conosciuto come Joint Strike Fighter (JSF)

“Primo volo supersonico per la versione STOVL destinata a USA, Gran Bretagna e Italia del Joint Strike Fighter. Il secondo (BF 2) dei previsti 5 prototipi dell’F-35B ha toccato Mach 1.07 nel corso del suo 30° volo di prova, durante il quale ha “smarcato” 21 test point. L’inviluppo di volo, fa sapere Lockheed Martin nel dare risalto a questo nuovo passo avanti del programma di sviluppo del suo strike (significativo in quanto primo volo supersonico di un caccia STOVL occidentale, visto che il russo Yak 141 – guardato allora con interesse dalla stessa Lockheed – già nel 1992 si guadagnò vari record FAI toccando Mach 1.7), sarà progressivamente aperto fino a raggiungere i previsti Mach 1,6, velocità alla quale secondo i dati di progetto l’F-35B può ancora lanciare il suo armamento interno (per un massimo di 3.000 libbre, contro le 4.000 delle varianti CTOL e navale). Continua a leggere ‘JSF, la storia infinita…’


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